Sventola una bandiera laggiù o forse
un paio di mutande bianche vecchie
che asciugano al vento di maggio.
Dunque c’è qualcuno, c’è un villaggio
ci avviciniamo, ma cosa chiederemo?
Se ci offrono tè, se ci accolgono,
se sono nemici o amici,
non sono domande che si fanno.
Forse c’è una lingua comune a chi viaggia
e a chi sta fermo ma ha la testa
nel tempo e nella voglia
di spiare tra buchi di rovine
per vedere se c’è un cinema di là
una piazza, un biliardino, una giostra.
(Mariagiorgia Ulbar)