Era cromata e nera la bicicletta,
aveva un fiocco grande sul volante tutto intorno
il Natale e le ruote generose
come sembrava il mondo
Io, il giorno dopo,
non sapevo andare dritta,
accanto papà mi teneva il sellino,
la sua mano: filo a piombo acceso,
accesa fiducia
Poi, la sua voce affannata
per la stanchezza pura della corsa,
mentre cercava d’armonizzare la bicicletta
Oggi, dopo molti anni di gesti paralleli,
su altre strade con mia figlia,
la mia mano corregge la deviazione di ruote più moderne,
capisco finalmente l’emozione che sentivo
nella voce interrotta di mio padre:
la paura che io cadessi,
anche sapendo che le cadute erano brevi,
ma soprattutto la tenerezza di vedermi lì,
mentre entravo nel mondo dei grandi,
in equilibrio debole,
accanto all’uscita circolare dall’infanzia
(Ana Luísa Amaral)