Il pellerossa nel presepe

Il pellerossa con le piume in testa

e con l’ascia di guerra in pugno stretta,

com’è finito tra le statuine

del presepe, pastori e pecorine,

e l’asinello, e i maghi sul cammello,

e le stelle ben disposte,

e la vecchina delle caldarroste?

Non è il tuo posto, via, Toro seduto:

torna presto di dove sei venuto.

Ma l’indiano non sente. O fa l’indiano.

Ce lo lasciamo, dite, fa lo stesso?

O darà noia agli angeli di gesso?

Forse è venuto fin qua,

ha fatto tanto viaggio,

perché ha sentito il messaggio:

pace agli uomini di buona volontà.

(Gianni Rodari)

Il cielo io credo sia grande…

Il cielo io credo sia grande

Sta sopra le case e ne avanza

Sui monti e ne avanza

Fin dove c’è il mare

E ancora più in là

Quando poi ha l’azzurro

dell’occhio del mio cane

e quando prende la notte

e la butta sul mondo

allora io penso che è grande davvero

e che si mette la luna e le stelle

per non spaventare i bambini

e fare d’argento le strade

alle lumache

(Giusi Quarenghi)

Casa

A volte penso che morirò qui

dove sono nata, nella laguna

da cui mai veramente me ne sono andata.

.

L’avevo capito da bambina

risalendo in bicicletta i fossi lunghi

dell’isola di Sant’Erasmo,

.

il suono continuo delle cicale

mescolava nella testa i pensieri.

Forte nelle piccole ginocchia

sfrecciavo intorno agli orti

dove crescono le angurie e i meloni.

.

Io non sarò una che fugge lontano, pensavo

il sole sceso sulle spalle

e Venezia d’oro e d’arabeschi

mi bastava,

perché lontana ho la mente.

.

(Maddalena Lotter)

da “Tritolo in pillole” di Marco Sommariva

Rivoluzione 

Se vuoi cambiare le cose non devi girare la clessidra, devi ingoiarla.

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Nostalgia del vinile

Fatevi penetrare dalla puntina della fratellanza e il solco della vostra vita non sarà più muto.

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Era un miraggio

Un miraggio sarà anche irraggiungibile ma aiuta a tirare avanti.

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Quasi un palindromo

Vivere per godere degli errori altrui è un errore che v’impedisce di godere del vivere.

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L’erba cattiva muore, se vuoi

È il sale della verità a uccidere la gramigna dei convenevoli.

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Imagine

Seppelliamo confini e cannoni in una fossa comune.

Primavera in Val Sesia

A me cato fa ’n albaro ’pena inverdìo

da drento a fora

’n albaro de ciéo

e de aria ’namorà

che ’l specia sora i crepi dei murassi

int’ e masègne vece dei tabià

siràndoe de fogo che go drento.

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[Mi trovo come un albero appena rinverdito / da dentro a fuori / un albero di cielo / e d’aria innamorato / che specchia sui crepi delle rocce / sui macigni vecchi dei fienili / girandole di fuoco che ho dentro.]

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(Bino Rebellato)