Stiamocene un po’ in cucina assieme…

Stiamocene un po’ in cucina assieme

l’aria è dolce di bianco cherosene;

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un coltello tagliente e una pagnotta…

Se vuoi prepara ben bene il fornello;

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altrimenti raduna e intreccia corde:

prima dell’alba fa’ una grande sporta:

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fuggiamo a una stazione, ad un binario

dove nessuno ci possa trovare.

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Gennaio 1931

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(Osip Mandel’štam)

http://www.retididedalus.it/Archivi/poesie%20della%20settimana/poesie/Osip4.htm

Er leone riconoscente

Ner deserto dell’Africa, un Leone
che j’era entrato un ago drento ar piede,
chiamò un Tenente pe’ l’operazzione.
– Bravo! – je disse doppo – Io t’aringrazzio:
vedrai che te sarò riconoscente
d’avemme libberato da ’sto strazzio;
qual’è er pensiere tuo? d’esse promosso?
Embè, s’io posso te darò ’na mano… –
E in quela notte istessa
mantenne la promessa
più mejo d’un cristiano;
ritornò dar Tenente e disse: – Amico,
la promozzione è certa, e te lo dico
perrché me so’ magnato er Capitano.

(Trilussa)

https://maremosso.lafeltrinelli.it/passioni/trilussa-poesie

da “Emilio o dell’educazione” di Jean-Jacques Rousseau

Per conoscere gli uomini, bisogna vederli agire. Nel mondo li si sente parlare; essi mostrano i loro discorsi e nascondono le loro azioni: ma nella storia esse sono svelate, e li si giudica sulla base dei fatti. Persino i loro discorsi aiutano ad apprezzarli; infatti, confrontando ciò che fanno con ciò che dicono, si vede ciò che sono e ciò che vogliono sembrare: più si mascherano, meglio li si conosce.