Il commiato

Io solo qui tra le donne. Forse anch’io

dico e ridico più inutili parole.

Tutta notte cambio tavoli e divani,

a tutte parlo sperando di lasciare

in questo mondo d’ombre qualche traccia

del mio esserci stato. E ancora voci

di notte, nuove luci diffuse, altre fessure

da cui penetra l’alba e il suo silenzio.

.

Ora usciamo all’aperto traversando

vasti spazi acciottolati e strade

dove ogni pietra risuona solitaria

sotto i miei passi. E lì lasciarsi,

lì tagliare con bacio forse ardito

il filo del discorso sgocciolando

altre inutili parole.

.

E l’eterno ritorno ci riavvince.

.

(Meeten Nasr)

http://www.poliscritture.it/2019/08/26/ciao-meeten/

da “Ricerche filosofiche” di Ludwig Wittgenstein

Gli aspetti per noi più importanti delle cose sono nascosti dalla loro semplicità e quotidianità. (Non ce ne possiamo accorgere, – perché li abbiamo sempre sotto gli occhi.) Gli autentici fondamenti di una ricerca non dànno affatto nell’occhio a chi vi è impegnato; a meno che non sia stato colpito una volta da questo fatto. – E questo vuol dire: ciò che, una volta visto, è il più evidente, e il più forte, questo non ci colpisce.