Sono ormai le ultime ora del 2013 e come il mio amico Ghironding volevo trarre qualche conclusione su ciò che mi ha colpito di più di quest’anno e guardare oltre.
Per quanto mi riguarda,l’interesse nella politica italiana è con il tempo scemato fino quasi al disinteresse totale; ci barcameniamo con governi che nessuno ha votato (a prescindere dalla legge elettorale) e le novità che si prospettano nel 2014, a mio parere, puzzano già di muffa, ma tant’è….Continua a leggere…
«Secondo me questo è il momento in cui il tempo dovrebbe fermarsi. Tutto quello che abbiamo costruito dovrebbe restare così: la nuova strada là fuori, e questa nostra nuova vita, dovrebbe rimanere così per sempre, e non dovremmo desiderare niente di più, e che tutti stiano bene, tutti quelli che conosciamo, anche Bielstein con la sua banca a Magonza…»
Mentre il nuovo anno scivola via e l’anno precedente tiravamo un sospiro di sollievo per la scampata fine do munno, vediamo un po’ di tirare per la prima volta un bilancio di ciò che ci ritroveremo in eredità dal 2013, cosa non ci troveremo e cosa ci tormenterà.
Sicuramente, in eredità nell’anno prossimo venturo ci saranno ancora Continua a leggere…
Ci sono cascato di nuovo. Mi sono innamorato di un film. E’ successo qualche giorno fa, con il bellissimo FRANCES HA di Noah Baumbach, film del 2012 che in Italia dovrebbe uscire nel 2014 (sigh..). Questa sorprendente commedia ha una trama semplice, racconta il passaggio alla vita “adulta” (nel senso di lavoro stabile, rapporti amorosi […]
Da molti giorni desideravo recarmi a vedere i lavori di un canale in costruzione. I miei compagni di scuola e i ragazzi della mia strada mi dicevano che canali tanto grandi non esistevano che in Olanda e in America, mi raccontavano di perforatrici, di scavatrici e di altre macchine meravigliose che spianavano collinette e il cui rumore si udiva appena usciti dalla città.Continua a leggere…
Sono di parte. Mi sono sempre piaciute le cartoline, le colleziono e le compro pure. Cretino? Può darsi. Certo che le preferisco a tutti i social network, Instagram, Panoramio e fratelli o sorelle minori che dir si voglia. Ora quasi non servono più. Tanto si posta e si uploda, si mandano i poke, gli Continua a leggere…
Come é nato Gesù bambino lo sanno tutti, raccontarlo in maniera originale non é di certo facile. Ce la fa questo spettacolo teatrale in scena al Teatro Martinitt di Milano fino al 15 dicembre e che sta girando l’Italia.
Non voglio lanciarmi in critiche astruse che usano il linguaggio aulico e alto dei fighi che partecipano ai vernissage o alle prime strafocandosi dal buffet per poi benedire i protagonisti di modo che il pubblico si senta autorizzato ad andare. Io vi dico solo: andate a vederlo. Fa morire dal ridere, gli attori sono ottimi e non ci si annoia nemmeno un secondo.
Armonio e Corallo, zio e nipote, sono due pastori napoletani in fuga. Arrivano squattrinati a Betlemme e gli viene affittata una stalla da un rabbino trafficone e mezzo criminale, che poi scopriranno essere un paesano che si spaccia per un giudeo purosangue. Un losco figuro che specula coi potenti e sui poveri. Si trovano come vicina Sara, una prostituta nata in Sicilia da padre romano e mamma sicula. Non riescono mai a dormire a causa del casino che c’é a Betlemme e loro, che si lamentano, passano pure dalla parte del torto. Odiano i romani, anzi, peggio: i pastori sono dei fuggitivi perché hanno ucciso un console dell’Impero e sperano che in quelle terre remote nessuno sappia del loro misfatto.
Il rabbino intrallazzone, però, é al corrente di tutto e li ricatta: devono commettere un omicidio su commissione da parte del re Erode. Devono uccidere un bambino appena nato, il re delle profezie ebraiche. Che é Gesù,partorito nella loro stalla che Armonio ha gentilmente prestato alla Sacra famiglia. La loro asina, Rosaria, diventa così l’asino del presepe. Mentre Armonio si rifiuta di commettere un atto così infimo a costo della sua stessa vita, il nipote accetta. Ma alla vista del bambino miracoloso, non riesce a portare in fondo la sua missione. A quel punto sembra tutto a posto, tutti redenti e mondati dei loro peccati. Ma il rabbino cadrà ancora nell’avidità e il finale sarà una sorpresa.
Dialoghi in napoletano, comprensibilissimi e molto semplici. Battute al fulmicotone, scenario minimo.
Andate a vederlo. Non sapete cosa vi perdete. E’ una piccola chicca che può impreziosire il vostro Natale.
VICINI DI STALLA
di Antonio Grosso e Francesco Stella regia Ninni Bruschetta con Antonio Grosso, Antonello Pascale, Ciro Scalera, Federica Carruba Toscano
In Italia, da ieri, sono scesi in piazza i Forconi che domani manifesteranno a Roma. Tangentopoli sembrava aprire le porte ad una nuova classe politica che avrebbe rivoluzionato il paese dopo avere spazzato via il vecchio marciume. E in effetti, una rivoluzione c’é stata: in 30 anni sono riusciti a fare peggio di quelli che li hanno preceduti. Come già dicevo in precedenti articoli, la classe politica italiana se ne sta sull’Olimpo e sembra Continua a leggere…